Claudia Cimino nasce a Leverkusen (GERMANIA) il 21-12-1976 scultrice, e pittrice Docente di Arte e Immagine e Sostegno (Scuola Secondaria di Primo Grado). Dopo la maturità artistica, si è laureata nel 1999 come maestro d’arte all’Accademia delle Belle Arti di Napoli con una tesi in storia dell’arte. Ha partecipato a varie mostre collettive, oltre a concorsi di pittura e scultura. I suoi quadri sono realizzati con tecniche varie, dalla pittura ad olio, all’acrilico, fino alla sperimentazione e all’assemblaggio di materiali di natura diversa. La sua pittura è di tipologia astratta, che affronta il tema misterioso del ciclo della vita, e della morte, nelle sue opere l’osservatore può percepire, diverse sensazioni. Nel suo percorso artistico si è dedicata, anche, alla realizzazione di opere scultoree. Il suo stile è una continua ricerca espressiva, che passa dalla geometrizzazione delle forme fino alla realizzazione di figure isolate nella dimensione spazio tempo.
“L’attesa che il passato ritorni futuro” di Claudia Cimino. Il quadro è stato realizzato il 14 marzo 2020. L’ispirazione si è resa materia alla luce della situazione surreale del coronavirus. Infatti, descrive un girasole che rappresenta la vita e le sue cose belle – come vivere all’aperto e il piacere di una passeggiata – intrappolato in una gabbia dorata. Una metafora della chiusura forzata in casa materializzando la limitazione alla nostra libertà”.
Il quadro dal titolo “orizzonti di speranza” vuole rappresentare tutte le sensazioni e le emozioni vissute, inserite in questo periodo così surreale causato dal Covid-19. La fase del passaggio dai colori scuri, rappresentanti tutte le paure e le emozioni negative avvertite, ai colori chiari e luminosi luce di speranza e di rinnovamento interiore, sono separate dalla la linea di orizzonte che l’osservatore può percepire in modo differente. L’orizzonte, linea immaginaria che spesso ci capita di guardare passeggiando, ad esempio, in riva al mare, quando il cielo sembra unirsi all’acqua e scrutandola ci permette di sognare, di allontanarci dai problemi reali, immaginando virtualmente di essere altrove e le sensazioni negative diventano semplici ricordi.