Come per tutti i movimenti sportivi alternativi al calcio anche la pallacanestro ha pagato dazio nei confronti dello sport nazionale, la cui tradizione ultracentenaria ha permesso una diramazione solida e omogenea lungo lo stivale. Recentemente, però, il basket italiano sembra essere riuscito a dare una spallata agli altri movimenti sportivi secondari, proponendosi come una valida alternativa al ‘fútbol’.
di Alfonso Gruosso
* Van Gogh style painting of two men playing basketball, one of who is dunking, Arthub.ai
Studente liceale e commentatore di basket.
Basket: a che punto è la diramazione della palla a spicchi sul territorio campano?
L’ascesa del basket ha ricevuto un’importante accelerazione a seguito dell’intensa e globalizzante attività della NBA (acronimo di National Basketball Association), leggendaria lega americana di pallacanestro, la cui diffusione in Europa affonda le radici nelle Olimpiadi del 1992 quando, per la prima volta, gli Stati Uniti decisero di convocare i cestisti professionisti della NBA. Fu così che nell’estate del ’92 sbarcò a Barcellona il cosiddetto Dream Team, il roster della nazionale statunitense di basket, che vantava i migliori atleti del tempo, su tutti Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird, spalancando definitivamente le porte del mercato europeo alla lega americana.
Il processo di globalizzazione della pallacanestro, poi, ha subito un aumento esponenziale a partire dalla seconda metà degli anni 2000, con la trasmissione sempre più frequente delle partite oltreoceano unitamente ad un’intensa attività di marketing. Basti pensare al fenomeno delle iconiche scarpe Nike Jordan e all’arrivo del merchandising delle trenta franchigie statunitensi in Europa. Già da qualche anno non è più necessario recarsi in edicola a comprare la storica rivista Superbasket, oppure sperare di intercettare qualche replica facendo zapping tra le varie emittenti sportive, per restare aggiornati su quanto accade negli States. Ormai è accessibile a tutti l’informazione sulle vicende della Nba ed è possibile assistere a molte partite in diretta, trasmesse in orari consoni per gli spettatori europei. Infine, l’avvento dei social ha catalizzato in maniera impressionante questo fenomeno, raggiungendo ragazzi e ragazze di tutto il mondo.
È così che anche in Italia il basket ha subito un notevole incremento di appassionati, specialmente nello scorso quinquennio, facendosi largo in particolar modo tra gli adolescenti, catturati dalle gesta dei cestisti americani e, ovviamente, da tutto il contorno del mondo NBA comprendente videogiochi, film, serie TV. Non secondario è stato il merchandising di vari gadget e di abbigliamento; quest’ultimo è divenuto protagonista nell’ambito dello stile streetwear. Tutto questo vento a stelle e strisce è stato accompagnato da una serie di risultati sportivi importanti, che hanno consentito di fare avvicinare sempre più persone alla palla a spicchi. I vari giocatori italiani passati per la NBA, i successi della nazionale, avuti specialmente negli ultimi anni, ed un aumento significativo del livello del campionato italiano hanno incrementato notevolmente l’interesse dei tifosi, conferendo alla pallacanestro italiana una solidità mai avuta in precedenza.
Per motivi storico-economici la diffusione del basket si è manifestata in maniera più significativa nel Settentrione, alla cui zona appartengono 12 delle 16 squadre che militano nella serie A attuale. Nel Meridione i problemi infrastrutturali, che da sempre affliggono ogni realtà sportiva, hanno decisamente rallentato la diffusione della palla a spicchi e in special modo a livello giovanile, dove le squadre del Nord prevalgono addirittura in maniera più netta. In questo contesto non positivo, tuttavia, la Campania sembra poter fare da traino alle altre regioni meridionali per poter soddisfare gli standard dei movimenti cestistici del Settentrione. La nostra regione, infatti, vanta da qualche anno la presenza di ben due squadre, Napoli e Scafati, nella massima serie ed una folta presenza di squadre campane nei campionati minori.
Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio le realtà cestistiche distribuite sul territorio campano. Partendo dal capoluogo, a Napoli ormai da tre stagioni si è tornati a respirare l’aria del basket che conta, con la promozione della squadra partenopea in LBA, ottenuta nella stagione 2021/22. La scorsa stagione, inoltre, ha visto il Napoli Basket protagonista di una vera e propria impresa, conquistando la Coppa Italia, dopo aver battuto in semifinale la Virtus Bologna ed in finale l’Olimpia Milano, regine indiscusse del basket italiano. Quest’anno, invece, la squadra partenopea ha subito un inizio shock, con una striscia di ben undici sconfitte consecutive, interrotta soltanto la scorsa settimana, quando i ragazzi di coach Giorgio Valli hanno ottenuto la vittoria al supplementare nel derby contro Scafati, al termine di 45′ di pura battaglia sportiva. Sul territorio napoletano, inoltre, troviamo altre belle realtà sportive, quali la PSA Sant’Antimo, che milita nel campionato di B Nazionale, e tre compagini femminili, tutte militanti in Serie B, vale a dire Basket Stabia, Nextra Napoli e Marigliano, città che vanta anche una rappresentativa maschile, impegnata nel campionato di Serie B Interregionale, dove gioca anche la Pallacanestro Antoniana, di Sant’Antonio Abate.
Nel salernitano, invece, oltre alla già citata Scafati, tornata in Serie A due stagioni fa, troviamo la Polisportiva Battipagliese, che da varie stagioni disputa il campionato di Serie A femminile, ottenendo risultati importanti anche a livello giovanile. Sempre nell’ambito del basket in rosa, da quest’anno il Salerno Basket disputa il campionato di Serie A2, mentre impegnate nel campionato di Serie B troviamo la seconda squadra di Battipaglia e l’Angri Pallacanestro, società militante anche nel campionato maschile di B Interregionale. In B Nazionale, invece, da quest’anno milita la Power Basket Salerno, realtà sportiva che negli ultimi anni ha subito una crescita significativa.
A Caserta, invece, non si sta vivendo il miglior periodo per il basket. Dopo la storica vittoria dello scudetto del ’91 da parte della Juve Caserta, infatti, la palla a spicchi casertana ha subito un netto declino, seguito dall’alternanza di luci e ombre, fatta di continue rifondazioni ed altrettanti fallimenti. A partire dal 2021, però, la Juve Caserta è stata rifondata dal proprio figliol prodigo, Nando Gentile, e da due stagioni milita nel campionato di Serie B Nazionale, terza serie del basket italiano. Nella provincia casertana, inoltre, troviamo il Basket Mondragone, società impegnata nel campionato di Serie B Interregionale.
Spostandoci nell’entroterra, troviamo due realtà cestistiche molto diverse: da un lato Avellino, città che vanta una storia importante nel basket di prima linea e che da qualche anno sta cercando di ritornare ai fasti di un tempo, dall’altro Benevento, la cui realtà cestistica è ancora in una fase embrionale, colma di speranze grazie all’ambizioso progetto della Miwa Energia.
La città irpina, caratterizzata negli anni 2000 dalla presenza della gloriosa Scandone Avellino, dopo un periodo di buio, dovuto al fallimento di quest’ultima nel 2020, sta tornando a farsi largo nel basket che conta, con la presenza di due squadre in città: l’Avellino Basket, da quest’anno impegnata nel campionato di Serie A2, dopo aver vinto lo scorso campionato di Serie B Nazionale, e la Scandone Avellino, ritornata in auge nel 2023, iscritta al campionato di B Interregionale, in cui è attualmente capolista a pari merito con Monopoli. Nella provincia, inoltre, troviamo la Virtus Ariano Irpino, impegnata nel campionato di Serie B femminile, dopo aver calcato anche i campi di A2 sino a qualche stagione fa.
Infine, andiamo ad analizzare la condizione del movimento cestistico a Benevento, come già detto ancora agli albori rispetto alle altre provincie, ma che negli ultimi anni sta vivendo un periodo felice grazie all’avvento della Miwa Energia Cestistica Benevento, società che in sette anni è passata dalla Serie D alla B Interregionale, grazie ad un progetto ambizioso, mirato a costruire una base solida per garantire una crescita significativa del movimento cestistico. Da quest’anno, infatti, la Cestistica disputa le gare casalinghe nel proprio impianto del Pala Miwa, struttura che rappresenta un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo del basket a Benevento, specialmente per quanto concerne il settore giovanile. Nella città sannita, inoltre, anche il basket femminile trova il suo spazio, con la presenza della Virtus Benevento in Serie A2 e due compagini impegnate nel campionato di Serie C.
La pallacanestro in Campania, dunque, sta sicuramente attraversando una stagione importante della propria storia, ma, come già detto, c’è ancora molto lavoro da fare per almeno eguagliare i livelli dalle realtà del Nord. Progetti validi come quelli delle squadre campane menzionate precedentemente, però, possono creare dei precedenti positivi e spingere altre realtà del meridione ad investire nella palla a spicchi, ma anche in altre discipline, specialmente a livello infrastrutturale.
Per rendere concreta la crescita del movimento cestistico non vi è dubbio della necessità della vicinanza delle istituzioni locali come anche delle persone. Solo allora sarà possibile garantire ad ogni bambino, che si avvicina al mondo del basket, di poter inseguire il sogno sportivo senza essere costretto a dover lasciare in tenera età la propria terra.
2 risposte su “Pallacanestro felix”
Il basket è uno sport stupendo. Io l’ho vissuto da adulto accompagnando, alle partite, i miei figli patiti di questo gioco.
Ottimo articolo , asciutto e meticoloso nell’esposizione delle problematiche del sud ancora lontano dalle potenze economiche delle squadre di basket del nord